Liliana Segre, nata il 10 Settembre 1930 a Milano, è testimone vivente di una delle più grandi tragedie collettive prodotte dal nazifascismo nel secolo scorso. Sebbene cittadina italiana ma bollata per essere 'di razza ebraica', subì l'ignominia delle leggi razziali del 1938; dapprima con l'espulsione dalla scuola pubblica all'età di otto anni e, successivamente, ad appena tredici anni, con la deportazione al campo di concentramento di Auschwitz dove quell'ignominia le venne impressa sulla pelle con il numero 75190. Uscì da quell'inferno il 1° Maggio del 1945.
Dei 776 bambini italiani di età inferiore a 14 anni deportati in quel campo di sterminio Liliana Segre è una dei soli 25 sopravissuti.
Dopo il tempo del silenzio c'è stato quello della testimonianza e, dagli anni Novanta Liliana Segre si è fatta testimone vivente ed instancabile di uno degli episodi più drammatici, criminali e antiumani della storia europea del Novecento per trasmettere a tutti noi e alle future generazioni l'importanza della conoscenza e della memoria di ciò che è stato. Inizialmente si tratta di piccole classi, con l'andare del tempo la partecipazione diventa sempre più numerosa e la stessa testimone cerca di avere una platea la più ampia possibile. L'alto valore morale e civile del Suo impegno è stato riconosciuto da innumerevoli istituzioni e il 19 gennaio 2018 anche dal Presidente della Repubblica italiana che, ad ottanta anni dall'introduzione delle leggi razziali nel nostro Paese, ha voluto conferirle il titolo di Senatrice a Vita "per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale".
La senatrice a vita Liliana Segre è stata inoltre eletta presidente della commissione straordinaria, istituita ad Ottobre 2019, per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza.
Liliana Segre
Cittadina onoraria di Labico.
Ultima modifica 24 giugno 2024